L’ordinanza del Ministro e le deroghe, il parere dei lettori
di Federica Piccione
In riferimento all’ordinanza del ministro Speranza sulla continuità territoriale elargita (era il minimo) a chi necessita di cure e agli studenti, rimangono comunque perplessa sulle capacità emanatorie e di legiferare di questo governo. Premesso che quando hanno partorito questa ordinanza, all’origine avrebbero dovuto avere in mente la composizione territoriale dello stivale, ciò dimostra che le isole, cosiddette minori, sono sempre dimenticate e necessitano sempre più di leggi ad hoc, proprio in considerazione della conformazione geologica naturale che il buon Dio gli ha dato o chi per lui. Io non so se siamo ancora in Italia o in un paese con dittatura o embargo. Ritengo che il decreto in vigore da oggi 10 gennaio violi ampiamente la libertà di un cittadino che vive su un’isola minore. La continuità territoriale deve essere garantita in tutti i casi.
Non si può rimanere imprigionati sull’isola, come se oltre allo studio o alle cure ognuno di noi non avesse altri tipi di rapporti con l’isola madre o con la “terraferma”. Trovo ancora più assurdo, e che viola la privacy, che il personale della biglietteria marittima debba chiedere il motivo del viaggio o il viaggiatore debba produrre la documentazione del perché sto partendo.
Credo che questo governo stia superando tutti i limiti possibili mettendo a rischio la democrazia. Auspico che Lipari e tutte le isole minori, si muovano sulla scia del sindaco di Messina De Luca, che difende la continuità territoriale dello Stretto, e si possa mettere fine a questa prigionia.
Ma forse gli isolani sono figli di un Dio-governo minore!