(Lasicilia.it) Federalberghi punta l’indice contro Airbnb e, dati alla mano, rivela “le grandi bugie della shadow economy” sulla base di elaborazioni Incipit consulting e Centro Studi Federalberghi su dati Inside Airbnb. Innanzitutto, evidenzia in una nota in merito agli annunci relativi ad alloggi italiani pubblicati su Airbnb che “nella prima settimana di agosto 2023 sono oltre 503mila”.
“Non è vero che si condivide l’esperienza con il titolare: più di quattro quinti degli annunci (l’81,6%) si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno. Non è vero che si tratta di forme integrative del reddito: sono attività economiche a tutti gli effetti; quasi due terzi degli annunci (il 65%) sono pubblicati da host che amministrano più alloggi, con casi limite di soggetti che ne gestiscono più di 10.000” segnala l’associazione degli albergatori di Confcommercio.
Inoltre, “non è vero che si tratta di attività occasionali: più della metà degli annunci (il 55,6%) si riferisce ad alloggi disponibili per oltre sei mesi l’anno e non è vero che le locazioni brevi tendono a svilupparsi dove c’è carenza di offerta: gli alloggi sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali”.
I numeri
A questo proposito, segnala che “il comune con più alloggi disponibili su Airbnb è Roma, con 27.389 annunci, seguito da Milano (23.656), Firenze (12.117), Napoli (9.353), Venezia (8.130) e Palermo (6.402)” mentre “la regione con più alloggi disponibili su Airbnb è la Toscana, con 66.986 annunci, seguita da Sicilia (57.144), Lombardia (54.704) e Puglia (45.785)”.