Scuole e uffici chiusi fino a domani, sabato. Per Renzi situazione vergognosa e il sindaco Accorinti scarica ( a sua volta scaricato dal Prefetto) le responsabilità sulla vecchia politica e sulla privatizzazione dell’acqua
(gazzettadelsud.it ) In relazione alla grave emergenza idrica che sta interessando la città di Messina, si porta a conoscenza che la Prefettura, già lunedi scorso, aveva promosso una dedicata riunione dalla quale era emerso che le criticità sarebbero state risolte nell’arco di 48 ore, essendo già stati avviati gli interventi necessari per la riparazione del danno causato alla condotta idrica di Fiumefreddo, in località Calatabiano (CT). Contestualmente il Comune avrebbe provveduto all’approvvigionamento di acqua alla popolazione secondo un ordine di priorità prestabilito.
Nel pomeriggio di ieri, a causa di ulteriori smottamenti nel luogo della frana, è emersa l’impossibilità di riattivazione dell’impianto nei tempi previsti.
Nella mattinata di oggi, il Prefetto ha convocato una nuova riunione per fare il punto della situazione e concordare eventuali ulteriori iniziative in aggiunta a quelle già assunte .
Lasciata impregiudicata l’attività tecnico riparativa cui avrebbero provveduto i tecnici dell’AMAM, la Prefettura si è soffermata prioritariamente sulla necessità di una più idonea distribuzione di acqua alla cittadinanza chiedendo alla Protezione Civile Regionale ed al Ministero della Difesa ulteriori dieci autobotti oltre quelle già disponibili.
Nel corso dell’incontro sono state ribadite le priorità da tenere presenti nell’ordine della distribuzione, e precisamente: Sicurezza, Sanità, Servizi pubblici essenziali, Carceri, Uffici giudiziari e fasce disagiate della popolazione, senza tralasciare l’esigenza condivisa da tutti di ampliare i punti di distribuzione, coprendo le zone della città meno servite.
E’ stata evidenziata anche la possibilità dell’arrivo di una nave cisterna da Napoli con una portata di acqua pari a circa cinquemila tonnellate da immettere direttamente nelle condotte cittadine.
Nel pomeriggio odierno è stata fatta una ricognizione dell’attuazione delle misure concordate ed è stato riscontrato che l’autoparco municipale ha dimostrato gravi carenze organizzative , risultando che, a distanza di sei ore dalle decisioni assunte dal tavolo tecnico, sono state impiegate soltanto poche autobotti, e sono stati attivati soltanto tre punti di distribuzione in tutto il territorio comunale. Anche l’Ospedale Papardo, che nel corso della riunione aveva rappresentato pressanti esigenze di fornitura idrica, ha lamentato nel pomeriggio di oggi una grave insufficienza nell’approvvigionamento con rischio di chiusura di reparti.
Inoltre l’Amministrazione comunale ha ritenuto di non richiedere l’intervento della predetta nave cisterna .
Per quanto sopra il Prefetto ha deciso di assumere il coordinamento dell’emergenza, utilizzando, come strumento operativo, l’unità di crisi già attivata nella mattinata odierna, che è stata ulteriormente integrata con il Dr. Carmelo Di Vincenzo, Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che sovrintenderà alle operazioni afferenti ad un razionale piano di distribuzione delle risorse idriche e con l’Ing. Leonardo Santoro , Dirigente dell’Ufficio del Genio Civile che monitorerà i lavori di ripristino dell’impianto, anche al fine di acquisire tempestive e puntuali notizie.
Da questa Prefettura è stata altresì inviata alla Società Marnavi di Napoli formale richiesta per l’arrivo in porto nella serata di domani del suddetto mezzo navale ed a tal fine è stata coinvolta l’AMAM perché appronti immediatamente i necessari raccordi tra la cisterna e la condotta idrica cittadina.
Per quel che concerne l’incremento del numero delle autobotti, la Protezione Civile Regionale ha comunicato che stanno per giungere in città cinque mezzi. Nelle prossime ore si attende anche l’arrivo delle dotazioni dell’Esercito.
Al fine di acquisire utili indicazioni sulle situazioni di maggiore criticità, il Prefetto ha infine incontrato nella serata anche i Presidenti delle Circoscrizioni comunali con i quali sono state concordate le modalità operative per l’approvvigionamento dei rispettivi territori.