La drammatica testimonianza di Silvano Sciacchitano e le condizioni di forte precarietà in cui vive , documentate dalla videomaker Elena Caronia , con la collaborazione di Silvia Carbone e Diana Bonofiglio, tre cittadine particolarmente sensibili al problema. Sciacchitano, “famoso” da giovane per i suoi tuffi dalla scogliera di Eolo, oggi soffre- da quanto dichiara- di sclerosi multipla ma avrebbe, invece, delle deformazioni alle vertebre. Lo ha scoperto durante il lockdown come dichiara nel filmato ed ha avuto difficoltà per accedere ad una adeguata assistenza sanitaria.
Sciacchitano- come ha evidenziato nei giorni scorsi anche la locale sezione di Cittadinanzattiva- risiede in una abitazione di proprietà del Comune di Lipari, concessa in comodato d’uso da circa 30 anni. Ma l’abitazione che si affaccia sul mare di Marina corta, è notevolmente trascurata per mancanza di manutenzione. I lavori necessari fino a quando era in condizioni di poterlo fare, venivano svolti dal diretto interessato ma i locali ora versano in condizioni decisamente non idonee .
Non solo Caronia, Carbone e Bonofiglio nei giorni scorsi si sono rivolte con una lettera, tra gli altri, alle autorità regionali ricordando che il caso era già stato sottoposto alla loro attenzione. “Come cittadine e volontarie abbiamo iniziato una stretta attività di collaborazione sia con il servizio sociale del Comune di Lipari, sia con il coordinamento regionale Sicilia dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. I nostri interventi hanno riguardato in particolar modo gli approfondimenti clinici e diagnostici, effettuati presso l’ospedale “Bonino Pulejo” di Messina, che hanno diagnosticato a Silvano Sciacchitano una grave patologia, invalidante del sistema neuromotorio, con altissimi rischi di tetraparese e che, da un primo consulto specialistico, è risultata richiedere un intervento di neurochirurgia, speriamo risolutivo o quanto meno utile a garantire condizioni di vita il più possibile indipendenti. Nel frattempo a Silvano è stata riconosciuta l’invalidità del 100% e, grazie al nostro intervento e a quello della rete di cittadini coinvolti, anche il sistema sanitario nazionale pare si sia accorto della sua esistenza. E’ stata infatti disposta una fisioterapia domiciliare, benchè esigua e di brevissima durata e certo non sufficiente a garantire una piena riabilitazione e, sempre su nostra segnalazione al medico curante, sono stati prescritti antidolorifici ed è stata somministrata la 1° dose di vaccino anti COVID. Purtroppo, se per la presa in carico delle condizioni di salute di Silvano, la rete tra cittadini e istituzioni pare stia portando qualche risultato, non senza un grande impegno e molte difficoltà da entrambi i lati, la grave emergenza abitativa in cui versa da tempo è rimasta immutata. Ricordiamo che la casa di Silvano è di proprietà del Comune di Lipari ed è stata da quest’ ultimo concessa in comodato d’ uso da più di 30 anni in cambio di interventi di ordinaria manutenzione che però, da circa due anni e proprio a causa dell’ aggravarsi delle sue condizioni fisiche, Silvano non ha più potuto garantire. La casa, di cui alleghiamo alcune foto che ne testimoniano le condizioni strutturali e lo stato igienico sanitario, è a Marina Corta, proprio adiacente al mare. Oltre ad avere barriere architettoniche (una scala stretta e lunga per accedere), presenta copiose infiltrazioni sui muri e sugli intonaci che, in alcuni vani, danno gocciolamento di acqua dal soffitto, infestato dalla muffa. Questa situazione è altamente pericolosa per la persona, in quanto sussiste il rischio di distacchi di parti del muro e di elettrocuzione e incendi, a causa di possibili contatti dell’impianto elettrico con l’acqua. Siamo a conoscenza che il Comune ha già fatto un sopralluogo, ma nessun intervento di riparazione è stato ancora effettuato sulla casa. Ci rivolgiamo così, ancora una volta e con grande preoccupazione, al Sindaco di Lipari, autorità sanitaria del territorio, all’ assessore alle politiche sociali De Luca e a tutti coloro che in indirizzo vorranno e potranno fornire il loro contributo, per sensibilizzarli circa la necessità di fare tutti gli interventi di adeguamento e manutenzione necessari, compreso il dotare la scala di piattaforma mobile per persone con disabilità, per permettere l’accesso all’abitazione, come previsto dalle norme vigenti. Date le condizioni descritte è pressante e urgente l’esigenza di rendere fruibile e sicura la casa in cui Silvano Sciacchitano ha vissuto per più di 30 anni, per evitare ogni rischio di segregazione e sradicamento dal tessuto sociale e umano che lo ha finora accolto. In alternativa chiediamo di fare una ricognizione urgente degli immobili comunali, al fine di individuarne uno idoneo alle esigenze di Silvano, da offrire, in entrambi i casi prospettati, con un regolare contratto di locazione. Comprendiamo le difficoltà che anche le istituzioni incontrano in un’ isola che, troppo spesso, ingessa la propria economia ai soli mesi estivi e che lascia libere le case nel periodo invernale, a cui spesso si accompagnano pregiudizi e scarsa cultura dell’ inclusione, ma confidiamo nella forza della collaborazione e della rete tra cittadini e istituzioni per cercare soluzioni, anche temporanee. Il caso di Silvano è solo uno dei tanti sul territorio eoliano che racconta la mancanza di interventi efficaci a garantire la salute, la sicurezza e la protezione sociale, a partire proprio dai cittadini più deboli e dalle persone con disabilità. Con l’occasione, accogliamo con fiducia e speranza la prossima nomina del Garante comunale dei diritti delle persone con disabilità e ricordiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo, nella missione riservata all’inclusione, prevede per la disabilità specifiche linee di intervento rivolte proprio al rafforzamento dei servizi sociali locali, come strumento di cura e miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità, anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture sociali che coinvolgono il terzo settore. Sempre il PNRR contempla anche, a carico degli enti locali, percorsi di autonomia e di assistenza domiciliare per le persone con disabilità e forme di sostegno per la ristrutturazione delle abitazioni, anche con il ricorso a strumenti di domotica. Nella speranza che questa nostra iniziativa possa favorire il rispetto dei diritti costituzionali fondamentali, per Silvano Sciacchitano, ma anche per chi, come lui, abbia condizioni di disabilità o fragilità, noi continueremo ad impegnarci e a seguire questo caso e a portare alla luce le tante problematiche simili presenti sul territorio eoliano”.
Silvano, dovrebbe affrontare a breve un difficile intervento di neurochirurgia e un lungo periodo di riabilitazione. Occorre l’intervento del Comune e, quindi, di noi tutti . Forza Silvano !