Decreto sostegni, da oggi le domande ma gli imprenditori eoliani sono amareggiati
Da oggi è possibile presentare le domande per i contributi a fondo perduto del decreto sostegni. Come le precedenti richieste di fondi elargiti dallo Stato a titolo di ristoro delle perdite economiche subite a causa della pandemia (siamo al quinto provvedimento) anche questa volta la domanda on line dovrà essere presentata attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate alla sezione «Fatture e corrispettivi» messa a punto da Sogei. Le domande potranno essere inviate anche attraverso un intermediario. Se si rispetteranno i tempi per operazioni analoghe le operazioni saranno fattibili a partire della tarda mattinata si avrà tempo fino al 28 maggio per inviare le richieste.

Non mancano le reazioni degli imprenditori eoliani. Per Emanuele Carnevale “per gli imprenditori solo insufficienti e vergognose azioni che ci mortificano rendendo sempre più difficile resistere a questo momento di grande incertezza. Se è arrivato il momento di dare soldi bisogna farlo perchè le gocce nel deserto evaporano prima di arrivare a terra. E per questo moltissime aziende non riapriranno perchè non avranno la forza per farlo. E cosa facciamo ancora ? Permettiamo di andare in vacanza all’estero e non permettiamo lo spostamento tra regioni . Dove si vuole arrivare ? “

“Abbiamo avuto un incontro tutti i ristoratori italiani del “Buon Ricordo” – dichiara , invece, Antonio Bernardi- ed è stato deciso di poter partecipare ai tavoli tecnici indetti dal governo Draghi. Loro sono i politici – osserva – ma noi scendiamo in campo. Devono ascoltarci, prendere atto delle nostre richieste. Come si può dire a mezzogiorno aperti e la sera chiusi? Come, alle 13 non c’è il virus e poi arriva alle 21? Che senso ha? Noi come gruppo lo scorso anno abbiamo avuto un danno di un milione e 800 mila euro. Ristori? Si parla di un 5%, ma credo che alla fine avremo non più di 25 mila euro”. Ed ancora , prosegue Bernardi : ” Mi chiedo perché in altri paesi dell’Ue sono stati letteralmente risarciti ed in tempi brevi? Anche l’estate 2021 sono certo sarà all’insegna delle restrizioni e quindi ancora danni. Nel ristorante dovremo fare a meno di circa 70 posti, nell’hotel non ci sarà più la bella gente che avevamo fino a qualche anno fa. Il nostro personale in cassa integrazione ha ricevuto una miseria e abbiamo dovuto integrare noi. Ma noi non siamo più in grado di fronteggiare questa crisi. Qui c’è la disperazione. La notte non dormiamo più. Non ci resta – conclude- che sperare nei vaccini e nel nostro protettore San Bartolomeo”.