Al 2 marzo secondo i dati diffusi dall’Ufficio per l’emergenza Covid di Messina i positivi nel distretto di Lipari ( Salina compresa) sono 136 dei quali 19 riscontrati nello stesso giorno ( che sarebbe in realtà l’1 marzo). Ma il dato, oggi 3 marzo, è veritiero ? Non ce lo chiediamo solo noi ma anche e soprattutto chi si sottopone ai tamponi rapidi tra Usca e farmacie , i quali, non di rado, risultano prima negativi e poi alla controprova positivi , se non il contrario.
Con Omicron, com’è noto, l’attendibilità del rapido si è ulteriormente ridotta e di conseguenza può verificarsi , come succede, che soggetti positivi ( falsi negativi) con tanto di vaccino anche alla terza dose siano fuori e i negativi ( falsi positivi) in quarantena, in attesa per giorni prima di ricevere l’esito del molecolare liberatorio.
Ma può essere mai normale una cosa del genere mentre nelle scuole di ogni ordine e grado aumentano le classi in Dad ?
Ma perché Lipari non è stata ancora dotata di un sequenziatore, che da quanto ci risulta non costerebbe neanche chissà quale cifra, in modo tale da processare i molecolari direttamente nell’isola evitando l’attesa anche di settimane per un risultato proveniente da fuori ?
Siamo o non siamo un arcipelago di sette isole, carente dal punto di vista sanitario e con un ospedale che non può far fronte alle emergenze ? O siamo, sempre dal punto di vista sanitario, semplicemente abbandonati al nostro destino di isolani – isolati ?
Ma i cittadini non hanno diritto di conoscere il dato reale dei positivi e dei negativi nel più breve tempo possibile anche per evitare di sequestrarli ingiustamente in casa ?