Riceviamo da Christian Corrieri e pubblichiamo:
Essendo uno tra gli Eoliani indignati che ha “criticato gli strani ritardi” come dice il sig. Lo Schiavo, al quale manifesto la mia sincera soddisfazione nell’apprendere che il 26 febbraio sia riuscito a raggiungere casa a Ginostra, e facendo i complimenti al comandante ed equipaggio la cui comprovata professionalità non è oggetto di discussione, anche io ritengo corretto ed opportuno condividere con l’opinione pubblica la mia personale esperienza del giorno 26 febbraio, in considerazione del fatto che anche quel giorno ero a bordo dell’aliscafo Antioco partito da Milazzo alle 12.15.
L’aliscafo è partito in perfetto orario, però con un numero di passeggeri intorno al 25% circa della sua capienza; nel caso che qualcuno volesse verificare le mie affermazioni, può tranquillamente chiedere in Capitaneria di Porto a Milazzo, dove ogni comandante prima della partenza ha l’obbligo di comunicare il numero di passeggeri a bordo.
A conferma di quanto detto, vi leggo i messaggi che mi sono arrivati sul telefonino, mentre ancora ero in navigazione, da altri Eoliani indignati ed inferociti rimasti a Milazzo : “ma è vero che siete saliti in pochissimi? C’è gente qui arrabbiatissima che sostiene che non hanno staccato più biglietti “. Ed ancora… “sicuramente avendo problemi avranno ridotto il carico“.
Mi ripeto, sono felicissimo che il Sig. Lo Schiavo sia riuscito a giungere a casa, ma che dire ai concittadini che sono rimasti a Milazzo? Buon vento.