di Gianni Iacolino (Assessore)
Sono questi i giorni del ricordo dei cari defunti, di riflessione sui sentimenti e sulla corrispondenza d’amorosi sensi che “celeste dote è negli umani “, diceva Foscolo. Mi accorgo però, giorno dopo giorno, mese dopo mese che nella nostra piccola comunità eoliana la capacità di riflessione, la ponderatezza e l’obiettività sono diventate doti rare le cui tracce si fanno sempre più deboli, mentre si fa avanti con sfrontatezza la forza della insinuazione e della menzogna .
Se dovessi ribattere a tutte le scemenze e le falsità che di continuo fanno il giro del web, starei a sprecare le mie giornate. Il numero esorbitante di registrazioni, video ed audio che accompagnano la nostra vita quotidiana è un elemento che fa decisamente spicco perché parla proprio della nostra epoca. I social pullulano di parole ed immagini destinate a diventare prove a carico, mentre non è altro che il prodotto infetto della follia che spinge moltitudini di persone a vivere la vita come se fosse un set cinematografico dove esibirsi di continuo e dove sentirsi vivi in quanto capaci di inveire o insultare, purché se ne parli.
Non esiste più niente di privato, niente di rispettato. Si può dire di tutto , avvelenare i pozzi , gettare fango . Sono importante , esisto in quanto” posto” . La locuzione di Cartesio ” cogito ergo sum ” ormai ,da un bel pezzo, è andata a farsi strabenedire. Importante è pubblicare immagini di un’ambulanza incapace di percorrere cinque metri in pianura, senza volutamente chiedersi come abbia fatto la stessa ambulanza a giungere in elipista con i propri mezzi, avendo percorso pure una lunga ed impegnativa salita.
Ovviamente una notizia così manipolata non è altro che una bufala. Vuoi infangare qualcun altro? Ed ecco pronta una lettera con allegata foto farlocca, scritta col solo scopo di infangare chi si è prodigato a diserbare e pulire il cimitero dell’isola. Ed ecco allora un moltiplicarsi di invettive e falsità nei confronti di tutti coloro che con sacrificio personale cercano di venire incontro alle esigenze di questo nostro territorio , bisognoso di tante cure e di attenzione. Ed in questa fase di transizione amministrativa, in attesa dell’approvazione del bilancio – dovrebbe essere approvato a Novembre – l’organizzazione di volontariato, vista come colpevole per esserci venuta in soccorso, viene puntualmente attaccata nei modi più subdoli e maldestri.
Basta guardarsi intorno e non sfugge a nessuno il grande lavoro svolto da giovani e meno giovani, contrada per contrada, isola per isola. Dicevo all’inizio di questa nota che sono questi i giorni della commemorazione dei defunti e quindi della visita ai cimiteri che, in questo Comune, composto da sei isole, sono ben undici , senza , peraltro, personale adeguato al controllo e alla manutenzione. A coloro che si lamentano per alcuni disservizi che saltuariamente si verificano per la distribuzione dell’acqua all’interno del Camposanto, ricordo, qualora avessero velocemente dimenticato, che quello dell’acqua , rifornimento ed erogazione, è sempre stato un problema annoso con alti e bassi, senza mai essere giunti ad una soluzione definitiva.
Mi riferiscono che la manutenzione dell’impianto non viene effettuata da decenni. E visto che senza soldi non si cantano messe, non possiamo, ad oggi celebrarne alcuna. Stiamo andando avanti ttuppannu purtusa, grazie anche alla collaborazione volontaria di un idraulico professionista presente tutti i giorni per garantire il meglio in una simile situazione che , paradossalmente , fa acqua da tutte le parti.
Approvato il bilancio , anziché una messa, celebreremo un Te Deum. Ed anche su questo i soliti grandi opinionisti troveranno da ridire. Asinus asinum fricat.