di Domenica Iannello
Noi insegnanti siamo veramente in gran fermento in questa fase di congedo dai banchi, con l’arrivo della torrida estate. Cartelloni, video, recite…saluti in molteplici salse e stili, col sano intento di valorizzare, prima del nostro ego professionale, LORO: i nostri bambini. Quando poi si assiste al delicato passaggio da un ciclo all’altro, tale “arrivederci” assume un valore aggiunto e le iniziative di fine anno cercano di sintetizzare l’umano e il culturale che, sene dopo seme, si è cercato di fare crescere e germogliare.
Con questo spirito costruttivo, stamattina la collega Margherita Russo ha coordinato e guidato i “suoi” ometti e le “sue” signorine nel delicato saluti al quinquennio. Il quinquennio delle care maestre di Pianoconte; il quinquennio delle prime letterine, della straordinaria scoperta di numeri e codici, regole e segreti…conoscenze e consigli preziosi. Già, quel quinquennio delle ELEMENTARI: parola fuori “voga normativa” ma sempre pregnante per evidenziare la basilare importanza di “questi anni”. Margherita lo ha fatto con la magia delle parole e delle rime, rendendo i suoi alunni espositori fieri di veri e propri libretti poetici. Ciascuno con un colore, un repertorio di simboli.
Una grafica unica e personalizzata, ma al contempo TUTTI legati dal filo rosso della condivisione. Che dire poi dei cappelli English-college? Un’ ulteriore prova di fantasia al servizio di un luogo (la scuola) dove le emozioni precedono i numeri e le missioni sostituiscono le logiche del “fare per dovere… mestiere”.