Aviosuperficie e tempo perso
di Chiara Giorgianni
Nelle Isole Eolie il turismo è in crisi. Lo sostengono gli imprenditori del settore. E a occhio sembra proprio così. Secondo l’istituto di ricerca Demoskopika per il periodo giugno-settembre del 2023, i flussi in Italia potrebbero generare una spesa turistica pari a 45,9 miliardi di euro con una variazione in crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente. Peraltro, il primato per le vacanze lunghe spetta alle regioni del sud Italia. Dunque, un andamento positivo. Decisamente positivo.
Che cosa sta avvenendo alle Isole Eolie ? Che cosa sta avvenendo in uno dei luoghi più ambiti del turismo nazionale ed internazionale? Il turismo arriva nelle Eolie negli anni 50 ed apre immediatamente una prospettiva nuova di sviluppo.
Cosa è cambiato? E cosa non è cambiato? Come un territorio può essere competitivo e attrarre turismo nel tempo?Su quali variabili è necessario lavorare per rendere appetibile una località turistica?
Su quali variabili è necessario lavorare per rendere appetibile una meta tra le più belle della nazione? I temi sono sempre gli stessi : l’immagine turistica della località, la fruibilità della risorsa e l’accessibilità della risorsa.
Dunque, serve parlare di trasporti e servizi e di valorizzazione turistica del territorio. Serve parlare di una programmazione che tenga conto delle specificità territoriali e delle esigenze di sviluppo dei territori.
Qualcuno avrà pensato finché c’è movida c’è speranza. Mai accontentarsi!
Ci sono cose più importanti su cui ragionare. Le Isole Eolie, oggi, sono raggiungibili soltanto in nave, in aliscafo e periodicamente in elicottero.
Abbiamo discusso a lungo della necessità di dotare i territori insulari di un un’area idonea alla partenza e all’approdo di aeromobili. È storia. L’obiettivo è, da sempre, creare un collegamento più efficiente ed utile con la terraferma. Niente di più attuale. Niente di più tangibile.
Abbiamo forse perso del tempo prezioso? Si ! Abbiamo decisamente perso del tempo prezioso. Le responsabilità, sia pure a livelli diversi, sono di tutti e nessuno si può sottrarre agli errori commessi.
Serve visione. Serve una nuova visione di paese. Serve aprire la mente e ripensare l’organizzazione dei territori. Una delle caratteristiche del settore turistico è la sua stagionalità.
Servono dunque politiche di destagionalizzazione turistica che consentano la redistribuzione dei flussi su periodi diversi o più lunghi. E ciò dipende necessariamente da una politica diversa e da strategie nuove nei collegamenti con la terraferma. Il coraggio di agire per vivere e non sopravvivere.
Sono assolutamente favorevole a ogni forma di trasporto alternativo ai collegamenti marittimi.
L’Aviosuperficie, ad esempio, è una struttura che può diventare strategica per le Isole Eolie, un volano di rilancio dal punto di vista turistico ed economico.
Ci riusciremo ?
Accamora jè malucumminata