
Gentile Direttore,
le scrivo per una questione che per molti è inesistente ma che risulta l’esatto contrario a chi è davvero genitore. Mio figlio da tre anni frequenta l’istituto del nostro arcipelago e tante volte mi sono ricreduto sull’aver definito esagerato un mio amico che aveva iscritto sua figlia ad un liceo di Milazzo solo perché non considerava l’istituto di Lipari funzionante e rispettoso dei ruoli; con il senno di poi ho capito tutto della sua scelta.
Vado oltre vari aspetti, oggi ne attenzioneró solo uno, poiché mio figlio è stato già abbastanza vessato per la mia trasparenza e la mia contrarietà a vere e proprie falle e ingiustizie e non voglio che si incorra nuovamente nella medesima situazione dato che, per quanto debba svilirmi mantenendomi nella discrezione , un padre che parla in mezzo a tanti genitori assenti è facilmente riconoscibile. Lasciando da parte questo preambolo, andiamo alla questione: per farla breve, quest’anno viene comunicato ai ragazzi che la ricreazione non è prevista e sarà pura discrezione degli insegnanti concedere ai ragazzi qualche minuto di pausa nella propria ora, nulla a che fare con disposizioni covid (ormai tutte decadute) nè regolamento, semplicemente qualcuno ha scelto che è più comodo lasciare i ragazzi rinchiusi in classe per una mattinata intera piuttosto che concedergli dieci minuti per un momento di condivisione, incontro e svago che gli permetterebbe di non vedere la scuola come un supplizio.
Non so come vorrà giustificarsi la scuola a riguardo ma se dovessero usare la scusa delle ore ridotte che permettono ai ragazzi di avere un momento di pausa ad ogni cambio di insegnante, non è così e non sarebbe comunque la stessa cosa. Mi rivolgo a lei perché non trovo l’appoggio di nessun genitore tra chi mi risponde che ai tempi suoi si stava in ginocchio sui ceci e chi mi dice che “non vale la pena di mettersi a fare discussioni”; mi ritroverei per il terzo anno consecutivo a combattere con i mulini a vento quando invece basterebbe soltanto essere genitori davvero e non pensare solo a dare pane e vestiti ai propri figli.
Spero in una risoluzione migliore
(Lettera firmata)