I Comitati Italia Viva Isole Siciliane denunziano il caro bollette elettriche,che ha colpito le isole, in modo nettamente più grave che nel resto d’Italia. Pensionati e cittadini con redditi mensili di circa mille euro, si sono visti recapitare bollette di settecento, ottocento,mille euro.
Bollette insostenibili per le popolazione isolane che gia’ normalmente devono sostenere dei costi maggiori su tutto, dalla benzina alla spesa quotidiana, rispetto al resto d’Italia.
L’Autorita’ per l’energia elettrica, ARERA con la delibera n. 636 2021 R COM del 30 DICEMBRE prevede nei casi di indigenza, agevolazioni nel pagamento. Il 50% della bolletta si paga nella prima rata, e il successivo 50% si puo’ rateizzare fino a cinque rate senza interessi. E queste per le bollette emesse da Gennaio ad Aprile 2022.
Per le condizioni delle isole, il 50% della prima rata della bolletta ,è troppo elevato! Si deve abbassare, mantenendo la possibilità delle cinque rate per l’importo restante. Ma la problematica non si esaurisce solamente con l’affrontare i metodi per il pagamento della prima bolletta, il problema sarà affrontare le future bollette e tutto il periodo di questa becera speculazione, perchè di speculazione si tratta!
È necessario un intervento del Governo per affrontare questa vicenda visto e considerato che nella maggior parte delle isole, esistono delle Società Elettriche Private, salvate dalla Nazionalizzazione del comparto elettrico,’ con la nascita dell’Enel.
Smede per Pantelleria, Selis per Lampedusa, Selis Marettimo per Marettimo, Società Elettrica D’Anna e Buonaccorsi per Ustica e Societa’ Elettrica Lipari per l’omonima isola. Queste sono le Societa’ Elettriche che erogano l’energia elettrica nelle isole siciliane.
Il caso piu’ eclatante accade nell’Arcipelago delle Eolie, in cui le varie isole che la compongono, hanno società diverse per la distribuzione dell’energia elettrica. Lipari ha una Società Privata, La Società Elettrica Liparese, mentre le altre isole sono servite dall’Enel in queste, secondo le notizie che giungono, ci sono stati aumenti fino al 56%, mentre in quella privata l’aumento si aggira sul 100%.
Prendendo spunto dalla situazione odierna del caro bollette, la problematica principale della differenza di costi dell’energia tra le isole e la terraferma, e’ la mancanza di libero mercato, vige difatti il regime di monopolio.
Non c’è nelle nostre isole la possibilità di poter scegliere la società elettrica che più aggrada come nel resto d’Italia. Il problema e’ che la liberalizzazione del mercato delle tariffe energetiche, si ferma in Sicilia e nel resto d’Italia. Non si capisce per quale motivo non puo’ sbarcare nelle isole. Alla liberalizzazione energetica viene impedito di prendere l’aereo, la nave o l’aliscafo per giungere nelle isole.
Molti comitati isolani stanno raccogliendo le bollette impazzite per darle ad Associazioni di Consumatori per analizzarle nei minimi dettagli. Ci sono in questa vicenda fenomeni di speculazione evidenti, ma la problematica è che per le popolazioni delle isole questi aumenti non sono sostenibili.
Ci stiamo confrontando con parlamentari e rappresentanti governativi per eventuali azioni.
Serve:
1 mettere in atto delle azioni col Garante dell’Energia ARERA per soluzioni rateali più confacenti alla situazione economica delle isole.
2 rivedere tutta la politica energetica Enel – Societa’ Elettriche Private, questa vicenda ha messo “in luce” i molti limiti.
3 introdurre il libero mercato energetico nelle isole al fine di aumentare la concorrenza nel settore, abbassare le tariffe ed aumentare i servizi a favore delle popolazioni.
Comitati Iv Isole Sicilia