Balneari , proroga di un anno delle concessioni, Licordari (Assobalneari) : “ora interlocuzione approfondita con l’Europa”
(Comunicato Assobalneari Italia) Quanto approvato oggi nelle Commissioni del Senato è il primo passo per avviare una interlocuzione approfondita nei confronti dell’ Europa, che fino ad oggi nessun Governo ha mai condotto con ferma determinazione. Sono 14 anni che Assobalneari Italia ripete che le procedure selettive considerate nella Direttiva Servizi non hanno i presupposti per essere applicate alle concessioni turistico ricreative, modello tipicamente italiano, che fa parte della cultura del nostro Paese e che, mi sembra del tutto evidente, oggi fanno gola a potenti gruppi economici, che vorrebbero impossessarsi di questa fetta di economia italiana.
Gli emendamenti presentati da FI e Lega condivisi da FDI permetteranno alla coalizione guidata dal nostro Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni di presentarsi davanti agli interlocutori europei con le giuste motivazioni per mettere la parola fine a questa vicenda che si trascina ormai da anni e che sta esasperando una delle categorie economiche più importanti del Turismo Italiano. Quelle che erroneamente vengono definite “aste” non le abbiamo mai accettate e mai le accetteremo perché siamo concessionari di un bene e non di un servizio, e la risorsa non è limitata come dimostreremo con dati certi alla mano, rientrando perciò nei casi di inapplicabilità della Direttiva.
Dispiace leggere dichiarazioni sterili e faziose del portavoce dei Verdi Bonelli, alle quali rispondiamo che dovrebbe innanzi tutto informarsi meglio quando rapporta il fatturato complessivo del nostro comparto con la rendita per lo Stato della tassa di concessione. Infatti questa oltre ad avere subito un aumento del 25% voluto proprio da questo Governo e non da quelli di sinistra che lui ha sempre appoggiato, non è da parametrare al fatturato. Forse Bonelli non sa che il fatturato di una azienda è sottoposto ad un regime fiscale ben preciso con una pressione fiscale ed un costo del lavoro tra le più alte d’ Europa, forse ignora che dobbiamo pagare l’ IMU pur essendo affittuari, e forse ignora anche che paghiamo un’ IVA del 22% contro quella del 10% delle altre imprese turistiche, la più alta in Europa per il settore. E forse Bonelli fa finta di non sapere che i danni subiti dalle continue mareggiare vengono sostenuti dai concessionari perché il “padrone di casa” non muove un dito.
Mi sarei aspettato invece dall’ On. Bonelli, così attento alle problematiche ambientali, un sostegno ad una categoria che sostiene proprio la qualità dell’ ambiente, anche per interesse diretto, mantenendo puliti ed in ordine i litorali in concessione provvedendo alla manutenzione e contribuendo alla difesa dall’ erosione. Forse Bonelli è disattento e superficiale nell’ affrontare queste questioni che riguardano centinaia di migliaia di posti di lavoro come lo è anche stato nel sostenere la candidatura del Signor Soumahoro che tanti problemi politici gli ha dato.
Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Itália aderente a Federturismo Confindustria
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Via libera delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato agli emendamenti riguardanti le misure sui balneari. Il relatore del provvedimento Dario Damiani, a margine dei lavori, ha confermato che sono stati approvati gli emendamenti dei relatori e quelli riformulati di Fi e Lega.
Gli emendamenti, presentati al decreto Milleproroghe e approvati, prevedono la proroga di un anno delle attuali concessioni, quindi fino al 31 dicembre 2024, concedono cinque mesi in più di tempo per l’esercizio della delega sulla mappatura delle spiagge date in concessione, che altrimenti scadrebbe il 27 febbraio 2023, e istituiscono un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio, con funzioni consultive, a cui partecipano i ministri competenti, le regioni e le associazioni di categoria.
Nel caso si dovessero verificare impedimenti oggettivi all’espletamento delle gare, secondo quanto previsto dalle norme, le attuali concessioni possono restare valide fino al 31 dicembre 2025.
Lega: non si può prescindere dalla mappatura delle concessioni
“Massima osservanza delle direttive europee ma nel rispetto degli interessi nazionali, che per l’Italia in questo settore sono fondamentali. Gli effetti distorsivi della direttiva Bolkestein devono essere risolti e non si può prescindere dalla fotografia dello stato di fatto delle concessioni demaniali, fluviali e lacuali. La soluzione trovata sul tema delle concessioni balneari va nella direzione di ascoltare le associazioni di categoria e allo stesso tempo tutelare i sindaci e gli amministratori locali dall’eccessivo potere discrezionale che gli era stato concesso,in modo da evitare ogni possibile controversia giuridica che li riguardasse”. Lo affermano in una nota i senatori della Lega Massimiliano Romeo, capogruppo, Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, e Roberto Marti, presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama.
FI: bene che FdI abbia aderito alla nostra tesi su balneari
“Esprimiamo soddisfazione per la disponibilità di altri gruppi nei confronti della proposta che avevamo avanzato parallelamente a proposte analoghe del gruppo della Lega. Riteniamo positiva l’adesione del gruppo di Fratelli d’Italia alla nostra tesi. Ora si tratta di continuare a lavorare in sede italiana ed europea per tutelare una realtà che rappresenta un pezzo importante di Pil, con migliaia di persone occupate, e che rappresenta anche la storia dell’accoglienza turistica italiana”. Lo dichiarano, a proposito del via libera all’emendamento di FI sulle concessioni balneari, la senatrice Licia Ronzulli capogruppo di FI, il senatore Maurizio Gasparri,vicepresidente del Senato, il senatore Dario Damiani, relatore di maggioranza del dl Milleproroghe, e il senatore Claudio Lotito, vicepresidente della commissione Bilancio.
Pd: il governo si inchina ai balneari, ennesimo pasticcio. Rischio sanzioni Ue
“Ennesimo pasticcio della destra sui balneari: pur di difendere le bandierine delle forze politiche che compongono la maggioranza, il governo preferisce far correre al Paese, e quindi a tutti i cittadini, il rischio di ulteriori sanzioni. E non ha neppure il coraggio di mettere la faccia sugli emendamenti che ritardano di 5 mesi il termine per avviare la mappatura del demanio marittimo, impedendo che si proceda coni bandi di gara. Così facendo si sfidano le disposizioni del Consiglio di Stato e si apre uno scontro con la Commissione Ue. La destra butta la palla in tribuna, dimostrando tutta la sua inadeguatezza; un altro “capolavoro” che non risolve i problemi delle imprese balneari, che rimangono sospesi, mette in discussione la realizzazione del PNRR e rischia di far pagare al Paese un conto salato con l’avvio di una procedura di infrazione”, commenta Simona Malpezzi, Presidente dei Senatori del Pd.
“Con l’approvazione degli emendamenti della maggioranza il governo si inchina ai balneari. Nella sostanza, con uno stravagante e inedito equilibrismo si da un contentino pressoché inutile ad ogni forza politica: alla Lega si promette un tavolo per discutere, a FI una proroga, a FdI un po’ più di tempo per le mappature. In questo modo non si risolvono i problemi delle imprese, si stressa il rapporto con l’Europa, si mette in discussione la realizzazione del Pnrr, con il rischio di una procedura di infrazione per il nostro Paese” accusa il capogruppo Pd in commissione Bilancio Daniele Manca.
Turco (M5s): l’Italia è su un crinale pericoloso
“La proroga di un anno della messa a gara delle concessioni demaniali sancisce la resa definitiva della premier Meloni e del ministro Fitto, che come è noto ha la responsabilità del Pnrr, rispetto a quanto detto in campagna elettorale e sostenuto negli anni sull’applicazione della direttiva Bolkenstein in Italia. Una resa che porta l’Italia su un crinale pericoloso, se si considera che Bruxelles solo poche settimane fa ha avviato una procedura d’infrazione nei confronti del Portogallo proprio sul regime concessorio delle spiagge”, dichiara in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5s.
Sindacato balneari: la mini proroga serva per la soluzione definitiva
“Prendiamo atto, con rispetto, della volontà della maggioranza di governo di emanare una mini proroga di un anno della scadenza delle concessioni e di cinque mesi per regolare le gare istituendo un tavolo per la mappatura”. Lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio. “Si tratta, del resto, di termini, di fatto, già scaduti e oramai impossibili da rispettare – precisa Capacchione – sia per quanto riguarda l’emanazione dei decreti attuativi (che doveva avvenire entro il 27 febbraio), che per le decine di migliaia di gare che i Comuni avrebbero dovuto fare entro la fine di quest’ anno. Auspichiamo che questa mini proroga serva non per applicare norme ‘pasticciate e frettolose’, ma per adottare, finalmente, con il coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni, quella soluzione strutturale e definitiva annunciata giorni fa dal presidente Giorgia Meloni”.