Riceviamo da Anna Chiara La Cava e pubblichiamo
Caro direttore,
desidero condividere il mio personale e sincero sentimento di dolore per la scomparsa del Maestro Giovanni Cullotta. Stanotte, in una Lipari blindata dall’emergenza, la notizia della sua scomparsa è risuonata con maggiore durezza. I ricordi sono tantissimi e, nel suo ricordo, mi commuovo.
Non era un uomo di grandi parole, era schivo e ai discorsi sicuramente preferiva una “ parte di musica”. Con il suo impegno ha dato un enorme contributo alla musica locale ed a quella banda di cui ha fatto parte sin da ragazzo seguendo suo padre Pino Cullotta. Grazie alla sua professionalità e abnegazione, dagli anni 80 ha formato stuoli di allievi che tutti, anche quelli lontani dall’isola, oggi lo piangono, e lo ricordano nei tanti messaggi che arrivano in queste ore : “un grande insegnante, un tenero con la faccia da burbero, un burbero buono “, che tra un rimprovero ed un’arrabbiatura, li ha protetti e fatti crescere.
Era sempre presente nei locali della sede del Viale Vescovile, il primo ad arrivare, puntualissimo, immancabile. Penso che, senza voler fare un torto alle sue amate Susy ed Elisa, senza la sua banda-famiglia non ci sapeva stare. Avrebbe voluto averli tutti presenti ad ogni prova i suoi musicisti, tanto che quando non vedeva arrivare qualcuno si ostinava sempre a dire: ” Chiamalo, vedi che è successo, digli che lo aspetto alle prove.”
Oggi al grande dispiacere di doverlo salutare, si aggiunge il rammarico, che a causa delle difficoltà contingenti proprio la sua Banda non possa stare accanto a lui ed ai suoi familiari come vorrebbe e come si meriterebbe. Con il cuore e l’affetto siamo tutti accanto a lui e lo stringiamo in un unico grande abbraccio.
Caro Maestro, abbi pazienza, i ringraziamenti sono solo posticipati. Grazie di tutto! Anna Chiara