La recente operazione di ricerca e soccorso di una turista statunitense dispersa sull’isola di Lipari, nella località di Monte Rosa, ha sollevato un’accesa polemica per la mancata attivazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il sindacato autonomo CONAPO di Messina ha inviato una nota “a priorità alta” al Prefetto di Messina, Cosima DI STANI, e al Comandante Provinciale dei VVF, Giampiero RIZZO, per denunciare quella che definisce una “inspiegabile mancata attivazione” dei Vigili del Fuoco.
L’episodio, avvenuto il 14 giugno, ha visto il coinvolgimento di personale dei Carabinieri di Lipari, del Corpo Forestale, dei volontari di protezione civile dell’associazione A.R.E. e di un mezzo nautico della Guardia Costiera. La donna, smarritasi dopo un’escursione solitaria e un bagno in una spiaggia raggiungibile solo via mare (“Casi i’ fora”), è stata recuperata in una zona impervia, a circa 70-80 metri dalla spiaggia, grazie all’intervento delle squadre presenti. Le sue condizioni di salute sono risultate buone, con solo qualche graffio dovuto ai rovi.
Il CONAPO lamenta come, nonostante la presenza di un Distaccamento dei Vigili del Fuoco a Lipari a meno di 2 km dall’area delle ricerche, il Corpo Nazionale non sia stato coinvolto. Il sindacato sottolinea che i Vigili del Fuoco sono una “Componente fondamentale del Servizio Nazionale della protezione civile” come richiamato dal D.Lgs. n. 1/2018, e l’unico Corpo dello Stato deputato alla ricerca di dispersi in ambienti impervi e al coordinamento delle risorse sul territorio, come stabilito dalla Legge n. 74/2001.

Nella nota, il CONAPO elenca numerosi precedenti simili accaduti nelle isole Eolie, tra cui casi a Panarea (aprile 2017 e gennaio 2018), Vulcano (maggio e giugno 2024), Alicudi (settembre 2013 e luglio 2023) e Salina (luglio 2010), in cui si è verificato un mancato coinvolgimento dei Vigili del Fuoco.
“Nel caso odierno, l’inspiegabile mancato coinvolgimento dei VV.F. […] ha sottratto risorse all’azione di soccorso e potenzialmente l’epilogo poteva essere diverso,” si legge nella nota, che aggiunge: “Occorre inoltre rammentare che se vi fosse stato bisogno della componente ELI/SAF questa non sarebbe stata messa in campo prontamente proprio a causa della mancata attivazione dei VV.F.”.
Il sindacato chiede alle autorità competenti di intervenire per “fare chiarezza sulle competenze di intervento in caso di ricerca dispersi in zona impervia”, al fine di garantire un servizio sempre migliore e più efficace alla cittadinanza e a tutela dell’immagine del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che ritiene “gravemente offuscata da simili episodi”.










