Ginostra – Lettera di Riccardo Lo Schiavo di Marevivo Ginostra al Sindaco di Lipari e p.c. al Prefetto di Messina, al Presidente della Circoscrizione di Stromboli e al Comandante Circomare Lipari:
Oggetto: problematiche smaltimento rifiuti a Ginostra – isola di Stromboli
Egregio sig. Sindaco,
in qualità di Primo Cittadino Lei darebbe mai disposizioni per posizionare, nei mesi estivi, un maleodorante compattatore di rifiuti sul pontile di Scari a Stromboli, o di Panarea, o di Marina Lunga a Lipari…, proprio dove poggia il portellone delle navi di Linea, nonché a meno di venti metri dall’imbarcadero degli aliscafi?!? Sì proprio nel punto esatto dove i turisti in visita nelle nostre isole mettono piede a terra?!?
Era il lontano 9 giugno del 2012 quando (foto 1) in occasione della sua prima (ed unica) visita ufficiale nella frazione di Ginostra, prima ancora che potesse raggiungere il locale dove avrebbe incontrato gli abitanti, Le venne prospettata l’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti … a distanza di oltre tre anni la risoluzione di quel problema non è mai stata efficacemente pianificata, programmata, finché si è giunti all’emergenza!
Nella mattinata dello scorso martedì 14 c.m. è stato effettuato un sopralluogo congiunto (di cui pochi… avevano notizia) da parte di un rappresentante del Comune di Lipari, degli uomini del Circomare Lipari, di operai della ditta appaltatrice, cui ha partecipato anche un gruppetto di appena otto abitanti accorsi, sotto il sole cocente, per discutere del posizionamento in ambito portuale di un compattatore in cui conferire giornalmente i rifiuti.
Dopo un’ampia discussione, che ha raggiunto in certi momenti toni accesi ed esasperati, fra i pochi presenti, ed in maniera affatto condivisa, è prevalsa la scelta di collocare il suddetto mezzo in maniera permanente sulla testata del pontile da dove dovrà essere imbarcato, ed immediatamente sostituito, sulla nave dei rifiuti che passerà da Ginostra, mare permettendo, e dunque nella migliore delle ipotesi, due volte alla settimana.
Tale soluzione presenta a mio modesto avviso una serie di indubbi vantaggi che mi permetto di elencare anche volendo rivendicare il decennale impegno in tal senso dello scrivente: 1- si libera lo scalo storico del “Pertuso” e l’adiacente “piscinetta” per i bambini da quella vergognosa catasta di sacchi emananti odori nauseabondi lasciati per giorni\settimane alla mercé di topi, gabbiani, insetti; 2- si abolisce l’assurdo, inefficace, inefficiente e probabilmente illegale servizio di trasporto rifiuti a mezzo barca da Ginostra al porto di “Scari”; 3- si pone fine ai disagi degli abitanti di Stromboli che per anni hanno dovuto “sopportare” la vista ed il putrido olezzo di quell’ulteriore carico di rifiuti proprio sulla banchina di “Scari” dove giornalmente sbarcano migliaia di turisti; 4- si prevengono piccoli disastri ambientali derivanti dal trascinamento in mare di decine di sacchi in occasione di violente mareggiate.
Resta tuttavia quel triste BENVENUTO (foto 2) proprio accanto alla maiolica che ricorda a chi sbarca dai mezzi di linea di essere arrivato a “Ginostra patrimonio dell’Unesco”.
Alla luce di quanto esposto in maniera precisa ed oggettiva, e non subdola e fuorviante, ritengo che certamente la soluzione individuata non possa essere definita un “miglioramento” e che comunque, seppur momentanea, rappresenti un’umiliazione, un ennesimo sacrificio imposto, che probabilmente ancora una volta la comunità ginostrese saprà sopportare, nell’auspicio di una definitiva risoluzione della problematica che non può prescindere dalla realizzazione con materiali locali di un piccolo spazio, opportunamente mimetizzato, sotto (e non sopra come qualche mente labile ha suggerito) il muraglione del sito denominato “u fossu a cauci”.
Sempre in tema di rifiuti mi permetto infine di volere sollecitare ancora una volta la bonifica della discarica a cielo aperto (foto3) adiacente il cimitero di Ginostra nonché lo storico sentiero (seppur ormai abbandonato) per la scalata allo “Stromboli”.
A tal proposito mi permetto di rilevare che – probabilmente da diversi lustri – il Comune liquida ogni semestre al proprietario circa 1.150,00 € per l’affitto del terreno area di stoccaggio RSU: non si potrebbero utilizzare tali somme per la rimozione e il trasporto delle migliaia di bottiglie di vetro e plastica in idoneo sito?
Sperando di poterLa presto incontrare a Ginostra insieme a tutta la comunità, per un confronto leale e costruttivo, Le porgo i più cordiali saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo