Quattropani : notte di arte e cultura

notte delle stelle a quattropani

“Notte delle stelle”, ormai alla settima edizione, nella sua location a Chiesa Vecchia, uno dei panorami più belli dell’isola di Lipari, cornice colorata nel silenzio e nella tranquillità della frazione di Quattropani, ha proposto una serie di eventi scelti con cura per estendere ed evocare l’arte e la cultura di cui le Eolie sono la culla, tutto in una lunga notte. La notte dei desideri.

Dopo l’apertura del padrone di casa Padre Giuseppe e del Vice Sindaco Gaetano Orto, è stata annunciata in anteprima da Marco Saltalamacchia l’apertura del megaparcheggio di Lipari, il 17 agosto. Presente anche il sindaco Marco Giorgianni, che è intervenuto ringraziando chi si era prodigato per la realizzazione dell’evento, vetrina delle tradizioni locali. 

L’evento, organizzato in sinergia tra l’Associazione Sportiva Culturale Castellaro, il Comune di Lipari, Comitato Amici di Quattropani, Parrocchia Purità di Maria S.S., abitanti del posto e non e l’Associazione Terme di San Calogero, ha dato poi spazio alla proiezione di un lungometraggio a cura della Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico. “L’Onda di Maometto”, testo fortemente voluto in scena a pochi mesi dalla morte del suo fautore Alberto La Volpe, ex-Direttore del Tg2, fondatore del Tg3 e pilastro del giornalismo italiano. Un testo scritto a sei mani in collaborazione con Livio Zanotti e Stefania Porrino.

La serata è proseguita degustando l’insalata eoliana preparata in loco e ballando sulle note del gruppo “I musicisti di Eolo” di Marco Manni e le canzoni del cd “Ossidiana” tributo alle Eolie.

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In anteprima è stato presentato il libro di Davide Cortese, poeta eoliano. I morticieddi. Morti e Bambini in un’antica tradizione eoliana. Un viaggio tra la tradizione orale e il culto.

A fine serata è stato messo in scena uno spettacolo teatrale a cura della Compagnia dei Naviganti “La notte di Giufà”, uno spettacolo teatrale per bambini e famiglie.

Mentre il giardino nel retro della chiesa è diventato la dimora di un’installazione curata da “I ragazzi del Ponente”,  “L’albero delle parole da salvare”, una raccolta di tutte le parole in dialetto eoliano ormai in disuso, che tracciano parte della nostra cultura e delle nostre origini e per questo da preservare.

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