0073 settembre 1998

Oscar Luigi Scalfaro a Lipari

 “è la prima volta che vengo qua, nell’Arcipelago. Dall’elicottero ammirando sono stato pieno di commozione. Uno splendore incantevole. La nostra Patria ha bellezze ovunque, ma queste credo insuperabili. Mi sembrava che dentro di me, nel commento della meraviglia, nell’emozione, ritornassero le intramontabili note del “Laudato sii, mio Signore …” per queste splendide isole.

 Della visita ufficiale di Oscar Luigi Scalfaro nelle Isole Eolie, la prima in assoluto di un Presidente della Repubblica nel nostro arcipelago, si inizia a parlare nella seconda metà del mese di agosto.

Notevoli i preparativi: vengono bitumate sia Piazza Mazzini, sia la via Giuseppe Franza. Sopralluoghi e controlli vengono effettuati dai servizi di sicurezza nei luoghi e nei locali dove si fermerà il Presidente. È previsto un dislocamento di forze dell’ordine superiore alle duecento unità. Sin dal 31 agosto Lipari viene “invasa” da decine di troupe televisive e inviati dei vari giornali nazionali.

Il capo dello Stato giunge a Lipari alle 10,30 del 3 settembre con un elicottero proveniente da Reggio Calabria, atterrando all’interno dello Stadio “Franchino Monteleone” accompagnato dalla figlia Marianna, ad accoglierlo il Presidente della Regione, Giuseppe Drago, il Prefetto di Messina, Renato Profili ed il sindaco di Lipari, Michele Giacomantonio.

Il Presidente attraversò una Lipari con strade e piazze addobbate con il tricolore di fronte a cittadini entusiasti per l’avvenimento storico.

Il cerimoniale si svolge tutto in Piazza Mazzini, dove il Presidente arriva transitando in controsenso la via Vittorio Emanuele, la via Maurolico e la Via Garibaldi. In piazza Mazzini era stato predisposto un palco, sul lato destro del Municipio, in grado di accogliere 120 persone.

In Piazza il corteo presidenziale viene accolto da un lunghissimo applauso e dalla banda “Città di Lipari” che lo accompagna per una cinquantina di metri. Poi, proprio di fronte alla casa comunale, con grande sincronismo sono subentrati i “Cantori popolari delle isole Eolie” con un saggio del proprio repertorio. Silvia Casamento, una delle ragazze del gruppo, consegnò un omaggio floreale a Marianna Scalfaro.

Numerose le autorità civili, religiose e militari che presenziarono, oltre ai sindaci dei quattro comuni eoliani, Giacomantonio, Gullo, Ciampi e Leone (commissario di Leni), vi erano il presidente della Regione Siciliana, il sottosegretario ai Beni Culturali, Alberto La Volpe, gli onorevoli Germanà e D’Alia. Vi erano anche tanti rappresentanti delle altre isole eoliane, Filicudi e la frazione di Ginostra, che pacificamente esponevano dei cartelli, che rivendicavano il diritto a vivere nella propria frazione, mentre quelli di Filicudi chiedevano il “no” all’itticoltura.

Singolare la protesta fuori programma del presidente della Provincia regionale, Buzzanca, che dopo il discorso di Scalfaro, non avendo potuto prendere la parola perché il cerimoniale non lo prevedeva, ha preferito andarsene alquanto infastidito.

La parte pubblica del cerimoniale è stata contraddistinta anche dal dono che la comunità eoliana ha voluto fare al capo dello Stato, una originale statua in ossidiana scolpita dal maestro Salvatore De Pasquale e raffigurante un volto di donna.

Importanti le parole del Presidente “sindaco, lei ha detto delle cose chiare, semplici, importanti. Nel merito delle richieste io non entro: non ne sono competente, conosco ciò che mi avete detto, che ho sentito in questi giorni.

Quando i sindaci dicono abbiamo bisogno di collegamenti, che siano validi ed efficaci, i sindaci chiedono il rispetto di un diritto. E su questo non c’è dubbio. Ci potranno essere varie proposte di soluzioni, ma tra i vari pareri è ovvio che una soluzione ci deve essere, perché democrazia è discutere, ma democrazia è scegliere, ed è decidere.

Il Presidente ha poi visitato il palazzo municipale (dove in via del tutto eccezionale ha ricevuto il portavoce dei ginostresi Riccardo Lo Schiavo), la cattedrale di Lipari e il Museo archeologico eoliano dove è stato accompagnato dal Prof. Luigi Bernabò Brea e dalla Dott. Madaleine Cavalier. Per accedere all’interno del Castello, Scalfaro e la figlia Marianna hanno preso posto su una piccola auto elettrica giunta per l’occasione di Panarea e guidata dall’assessore Gaetano Barca.

Lontani da telecamere e giornalisti il presidente e la figlia hanno visitato, nella frazione di Pirrera, la casa natale di Madre Florenzia Profilio fondatrice delle suore dell’Immacolata Concezione di Lipari.
Al pranzo ufficiale, presso il ristorante Filippino, parteciparono circa 40 invitati. Dopo il pranzo il Presidente Scalfaro raggiunse l’Hotel Meligunis nella cui suite riposò per circa un’ora.
Intorno alle 16,30 il Presidente ha raggiunto Marina Corta dove si è imbarcato sulla nave scuola “Mazzeo” della Guardia di Finanza, giunta appositamente da Gaeta, ed ha raggiunto Salina.
Nel centro storico di Santa Marina Salina, accompagnato dall’on.le Alberto La Volpe e dai sindaci di Salina, il capo dello Stato ha scoperto una lapide in ricordo di Monsignor Pajno collocata sulla casa natale del prelato.
Dopo la cerimonia il presidente Scalfaro si è trasferito nell’elipista comunale di Malfa da dove è partito con un elicottero della polizia, per fare ritorno a Roma, via Reggio Calabria.

 “Ciò che chiedete sono i vostri diritti. Io sarò il vostro ambasciatore presso il governo nazionale”

Giuseppe La Greca

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