Pantano Vulcano, Legambiente chiede verifica lavori

Lipari- Lettera del presidente di Legambiente Lipari, Pino la Greca al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Andrea Orlando, all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana Maria Lo Bello, al Direttore Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna, al signor Sindaco del Comune di Lipari

ImmagineOggetto: area umida “pantano di Vulcano”

Nei giorni scorsi il consigliere comunale di Lipari Pietro Lo Cascio ha lanciato l’allarme per il rischio di cancellazione a Vulcano dell’ultima zona umida che ancora sopravvive nella Zona a Protezione Speciale ITA030044 e nel Sito Unesco delle Isole Eolie. Tale rischio è legato ai lavori in corso di realizzazione per l’impianto di depurazione dell’isola di Vulcano già oggetto di una nostra precedente segnalazione.

La presente per sollecitare una indagine di verifica urgente sui lavori in corso di esecuzione e sullo Studio di Impatto e di Incidenza Ambientale che, sembra” abbia evitato di segnalare la presenza del pantano che esiste nell’Istmo tra Vulcano e Vulcanello, classificato come “habitat prioritario” con il codice 1150 nella Direttiva 43/92 dell’Unione Europea.

L’area oggetto della segnalazione è inserita nel Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 dove l’importanza del pantano viene sancita chiaramente.

A pochi metri da un habitat prioritario, è stata prevista la realizzazione di una vasca di sollevamento liquami del realizzando depuratore – stando a quanto affermato nello Studio – non produrrà alterazioni ambientali, né disturbo alla fauna, né infine alcuna riduzione al valore conservazionistico del sito.

Tuttavia, a parere degli esperti, tra i quali lo stesso consigliere Pietro Lo Cascio, la vasca rischia di pregiudicare le caratteristiche naturali del luogo, sottraendo spazio alle dune di sabbia, ai canneti che offrono riparo agli uccelli durante le migrazioni o nel periodo invernale, ma soprattutto di interferire con il corpo idrico del pantano, cancellandone irrimediabilmente ogni traccia in pochi anni.

Alla luce di quanto sopra detto si invitano le SS.VV. a voler verificare quanto sta avvenendo sul territorio dell’isola di Vulcano per evitare l’ennesimo danno, irrimediabile, nei confronti del territorio eoliano.

Il Presidente del Circolo

Dott. Giuseppe La Greca