Lipari : un ponticello di scarpe rosse contro il femminicidio

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“F.I.D.A.P.A. Isole Eolie “Le Sette Sorelle”. Contro il femminicidio e contro ogni forma di violenza. Marina Corta di Lipari, 10 Marzo 2017″. Così Chiara Giorgianni su Facebook. Lipari c’è, insomma, e le decine di scarpe rosse ricordano anche qui, nel ponticello di Marina corta,  le donne morte assassinate per mano del marito, del fidanzato o di un ex compagno e le loro terribili storie di violenza; per rappresentare in un allestimento collettivo la marcia delle donne invisibili, cancellate dalla violenza.

Negli ultimi dieci anni, in Italia le donne uccise da padri, fratelli, mariti, fidanzati, exfidapa scarpe rosse 1 conviventi ed ex fidanzati sono state 1.740 (128 donne uccise nel 2015; 152 donne uccise nel 2014; 179 donne uccise nel 2013; 157 donne uccise nel 2012; 137 donne uccise nel 2011; 127 donne uccise nel 2010). Sempre secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne, nel nostro paese, hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. E se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, è invece aumenta la percentuale dei figli che vi assistono.

fidapa scarpe rosse 2La Presidente della sezione Fidapa di Lipari, Nunziatina D’Alia aggiunge: “Intendiamo avviare e sostenere anche sul nostro territorio un percorso strutturato di iniziative di sensibilizzazione contro la violenza alle donne che coinvolga le Istituzioni locali, e in particolar modo la scuola. E’ necessario, infatti, rafforzare l’educazione dei giovani al rispetto e alla libertà dell’altro. E’ nostro dovere sostenere quanti svolgono con impegno e fatica questo importante compito. Riproporremo questa iniziativa nella ricorrenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, così come avviene, già da anni, in centinaia di piazze italiane. Come detto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: La violenza sulle donne è una ferita inaccettabile per l’intera società, una piaga ancora aperta in Italia e nel mondo.”

Ed infine: “Abbiamo tutti il dovere – conclude la presidente Nunziatina D’Alia – di partecipare attivamente alla costruzione di una società più civile in cui si consolidi la parità fra i generi e sia cancellata ogni forma di violenza.”