Depuratore, Paino: “Stiamo scrivendo il nostro Vajont”

Riceviamo dal geom. Stefano Paino e pubblichiamo:

Leggo con enorme rammarico quanto avvenuto all’amico Nino Mirabito. Leggendo quanto sta accadendo nel nostro territorio, la mia personale memoria di quanto accaduto nei fatti storici della storia d’Italia, mi fa venire in mente solo un nome: Vajont.

Era il 9 ottobre 1963.

http://www.vajont.net/page.php?pageid=SEZIO005

questo il link per chi non conoscesse la storia. Stiamo purtroppo rivivendo la stessa storia, stiamo scrivendo il nostro Vajont, e nessuno, come allora fa niente per fermare tutto questo. Potevo capire che la corsa alle idroelettriche del dopo guerra avesse uno scopo economico per far ripartire l’Italia, ma qui a Lipari cosa si deve far ripartire? Si può solo far “ripartire” il turista che arrivando a Lipari dopo aver visto le foto dalle Borse internazionali del Turismo si sentirà preso per il c**o!! E poi, scusate, il dissalatore “coglie” acqua dal mare, lo stesso mare dove scaricherà il depuratore “…solo in casi di piena!!”.

Non ho parole. Non ho mai scritto niente sulla faccenda pur avendo seguito la faccenda dall’inizio e quello che so è quello che si sente nei bar, nei vicoli, nelle strade e nelle piazze, poichè oggi, come nel 1963, i comitati, le occupazioni, le proteste purtroppo, non servono a niente. Tutto quanto accade oggi a Lipari è scritto da Tina Merlin nel suo libro “Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe.”  Scrivi Vajont, leggi Lipari.